Via l’imposta sui media per le aziende!

L’USAM fa sul serio

Via l’imposta sui media per le aziende!

11 marzo 2019 upsa-agvs.ch – Via l’iniqua imposta sui media! È questa la richiesta congiunta dell’Unione svizzera delle arti e dei mestieri (USAM) e dell’UPSA. Per la primavera 2019 sono previste diverse misure a livello politico.

pd. Dal 1° gennaio 2019 le aziende con sede, domicilio o stabilimento d'impresa in Svizzera e iscritte al registro IVA sono tenute a pagare il canone radiotelevisivo in base al loro fatturato annuo. Quelle con un giro d’affari inferiore a CHF 500’000 e le aziende non soggette all’IVA sono invece esonerate. In più, con questo cambiamento di sistema viene meno, per le imprese, la possibilità di comunicare il cessato esercizio degli apparecchi di ricezione, opzione prevista fino alla fine del 2018. Il «canone radiotelevisivo» – questa la denominazione ufficiale – ha quindi carattere d’imposta. Per chi supera la soglia minima di fatturato, è dovuto senza condizioni. Il canone riscosso presso le aziende genera complessivamente CHF 170 mio all’anno. Il volume totale arriva invece a circa CHF 1,1 mrd.     

Alla fine di gennaio 2019 l’Amministrazione federale delle contribuzioni AFC ha inviato la fattura alle persone giuridiche (imprese, associazioni, ecc.) per il pagamento dell’imposta sui media 2019. Le constatazioni da fare al riguardo sono tre:

Fatturato elevato: L’imposta sui media pesa fortemente sui rami con grandi giri d’affari, che generano fatturati molto consistenti con relativamente poco personale. Facciamo un esempio: se alla fine del 2018 un garage con un fatturato di CHF 20 mio ne pagava solo 218 all’anno per sentire la radio in officina, con il cambiamento di sistema ne sborsa 5'750, ovvero 26 volte di più. Questo fatto è noto già da tempo, tant’è che l’USAM aveva già proposto il referendum contro la nuova Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) nell’ottobre 2014. Il voto popolare del 14 giugno 2015 ha però dato l’ok al cambiamento di sistema. Il verdetto è stato poi riconfermato indirettamente dal respingimento dell’iniziativa «No Billag» del 4 marzo 2018.

Doppia imposizione: l’imposta sui media tocca anche le compagini temporanee o permanenti di aziende soggette a IVA. In questi casi, scatta un’imposizione doppia o molteplice.

Aziende con fatturato nullo nel 2018: affinché l’AFC possa riscuotere il canone nel 2019 è stato stabilito che la base di calcolo sarà l’anno 2017 – così è sancito dall’art. 93 cpv. 1 dell’Ordinanza sulla radiotelevisione ORTV (RS 784.401). Ciò fa scattare l’imposizione anche su quelle aziende che nel 2018 hanno generato un fatturato inferiore a CHF 500’000 o addirittura pari a zero. Il motivo risiede nel fatto che il cambiamento di sistema cade nella prima metà dell’anno civile (2019). È quindi inevitabile classificare le aziende in base al fatturato totale raggiunto nel periodo fiscale IVA chiusosi nell’anno precedente (2017). In futuro si applicherà il principio secondo cui la base di calcolo sarà il fatturato dell’anno precedente. In questo modo il Consiglio federale fa pienamente uso della competenza conferitagli dal legislatore.    

Valutazione

L’obiettivo dell’Unione svizzera delle arti e mestieri resta quello di far abolire il canone per le aziende. L’USAM non accetta neanche la doppia imposizione (doppia rilevazione del fatturato), ritenendola non in linea con la volontà del legislatore. Nel quadro della modifica della Legge federale sulla radiotelevisione LRTV (13.048) il Consiglio federale e il Parlamento hanno sostituito il canone di ricezione sinora riscosso con un’imposta sui media. Ora l’entità di quest’ultima si basa sul fatturato aziendale complessivo rilevante per il calcolo dell’IVA (art. 70 cpv. 1 LRTV). Per azienda si intende chi è iscritto nel registro delle persone soggette all’imposta sul valore aggiunto dell’Amministrazione federale delle contribuzioni (cpv. 2). Oggi emergono gli effetti indesiderati del cambiamento di sistema introdotto il 1° gennaio 2019. Le aziende costituite temporaneamente da altre aziende o collegate in via permanente ad altre imprese (ad esempio le holding) pagano il doppio. La doppia imposizione appare particolarmente iniqua nei casi in cui vengono messi a fattor comune collaboratori e mezzi di produzione, come nel caso dei consorzi dell’edilizia.

Un’implicazione di questo genere non è né congrua, né in linea con la volontà del legislatore. In due votazioni popolari (14 giugno 2015 e 8 marzo 2018) gli svizzeri si sono espressi a favore del cambiamento di sistema ma non della doppia imposizione. I fatturati devono poter esser posti solo una volta alla base del calcolo.

Inoltre, è ora di tradurre in pratica la promessa fatta più di un anno fa da SRG SSR nel quadro dell’iniziativa «No Billag», ovvero quella di definire più precisamente e ristringere il mandato di servizio pubblico e di tagliare i costi. I titolari e i collaboratori delle imprese pagano già il canone attingendo alle loro risorse.

La strategia dell’USAM

L’obiettivo strategico dell’USAM è far abolire del tutto il canone a carico delle aziende ricorrendo alle seguenti misure.

 «Fatti, non parole»: l’USAM sostiene l’iniziativa parlamentare 18.405 «Fatti, non parole». Il 6 novembre 2018 la Commissione dei trasporti e delle comunicazioni del Consiglio Nazionale (CTT-N) ha dato seguito all’intervento, che probabilmente passerà alla corrispondente Commissione del Consiglio degli Stati (CTT-S) il 4 o 5 aprile 2019. L’intervento mira a eliminare completamente il canone a carico delle aziende. Se non dovesse incontrare il sostegno della CTT-S tornerà alla CTT-N e al Consiglio nazionale, dove sarà trattato nella sessione estiva. In questo caso, al Consiglio degli Stati toccherebbe decidere in via definitiva non prima della sessione autunnale o invernale 2019 (nuova legislatura).

Interventi politici: nella sessione primaverile (dal 4 al 22 marzo 2019) verranno poste una o più domande durante l’ora delle domande. A seconda della risposta del Consiglio federale si procederà a un ulteriore passo, ad es. a un’interpellanza. Sono previsti anche interventi che puntano a eliminare l’imposizione doppia o molteplice delle unioni aziendali temporanee e permanenti.

Copertura informativa continua dei media USAM: La copertura mediatica di tutte le misure sarà garantita da sgz, jam, KMU-TV e dai social media.
 
Per commenti e delucidazioni potete contattare il responsabile del reparto USAM Dieter Kläy per e-mail (d.klaey@sgv-usam.ch) o telefono (031 380 14 14).
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Commenti


Dario Formolli 12. Marzo 2019 - 16:00
Siamo una piccola ditta individuale, e ho mio foglio come dipendente. Tutti e due paghiamo la tassa radiotelevisiva privata e in più mi è arrivata una fattura di 910.- per il canone della ditta (individuale) perché grazie alla vendita di carburante superiamo il milione di Franchi di fatturato. State facendo la cosa giusta, pieno appoggio da parte nostra. Grazie Dario Formolli Poschiavo