Studio in soccorso dei garagisti

«Atelier de la Concurrence»

Studio in soccorso dei garagisti

21 marzo 2019 agvs-upsa.ch – Uno studio commissionato dall’Unione professionale svizzera dell’automobile (UPSA) fa chiarezza in una questione importante ma sinora irrisolta: le vendite, l’aftersales e i ricambi sono mercati distinti. Nell’aftersales gli importatori godono spesso di una posizione di mercato dominante. Cosa significa ciò per i garagisti? Che aumentano di molto le probabilità di vincere un eventuale processo davanti all’autorità della concorrenza o ai tribunali civili. 
 
kro. Sono eloquenti i dati resi noti mercoledì nella cornice della serie di eventi intitolata «Atelier de la Concurrence»: nell’arco di solo due anni la segreteria della Commissione federale della concorrenza (COMCO) ha ricevuto 100 segnalazioni e denunce di garagisti. L’oggetto è sempre lo stesso: la tutela dei commercianti dallo strapotere che costruttori e importatori esercitano sul mercato. Anche per questo, nella segreteria ci sono più persone che si occupano praticamente solo del ramo (dei professionisti) dell’auto. Stando alla COMCO, non ne esistono altri che godano di così tanta attenzione. 

Nonostante la comunicazione autoveicoli, che resterà in vigore fino alla fine del 2022, la tutela dei commercianti non viene valutata in modo univoco a livello giudiziario. Ciò è da ricondursi principalmente al fatto che molti tribunali civili definiscono il concetto di «mercato» in modo diverso. Alcuni ritengono che il «commercio», l’«aftersales» e i «ricambi» siano un’unica piazza. In questa ottica, constatano sì l’esistenza di operatori potenti ma non di una posizione di mercato dominante ai sensi del diritto dei cartelli. Ciò rendeva difficile ai garagisti affermare i loro diritti nei confronti di importatori e costruttori. 

I clienti vogliono scegliere
Se si considerano questi settori come mercati a sé stanti, il quadro però cambia radicalmente. In quello dell’«aftersales» e dei «ricambi» gli importatori godono spesso di una posizione dominante ai sensi del diritto dei cartelli. Per chiarire definitivamente la questione, l’UPSA ha commissionato uno studio alla Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften (ZHAW). Ora le conclusioni sono nero su bianco: commercio, servizio e ricambi vanno considerati mercati distinti perché i clienti scelgono di volta in volta a chi richiedere determinati servizi. In altre parole: chi compra un’auto non dà per scontato che vendita, manutenzione e fornitura di ricambi vengano effettuate automaticamente dallo stesso costruttore o dai suoi concessionari. I clienti si riservano infatti il diritto, in alcuni casi, di richiedere queste prestazioni a diversi garagisti. Sulla decisione influiscono molto fattori come la vicinanza al garage, i rapporti personali, la fiducia e le prestazioni concesse per compiacenza. 

Per i garagisti ciò significa due cose: primo, che ora è dimostrato per via empirica che 
nel ramo dei professionisti dell’auto esistono mercati distinti e 
•​ che gli importatori spesso hanno una posizione di mercato dominante nell’aftersales, motivo per cui devono rispettare quanto sancito dalla legge sui cartelli. 

Secondo, che gli importatori devono concedere accesso alla loro rete di officine a tutti quei garagisti che rispondono agli standard. Una conclusione rilevante soprattutto nel caso dei lavori correnti coperti dalla garanzia. 

Un segnale forte ai tribunali
Con l’esito di questo studio, l’UPSA manda un segnale forte ai tribunali civili, sollecitandoli a rivedere la loro interpretazione del concetto di «mercato» e a decidere in modo coerente rispetto alle conclusioni della perizia. Inoltre, lo studio dà manforte a una mozione del Consigliere nazione e presidente del PPD Gerhard Pfister. Il suo obiettivo è quello di trasporre la vigente comunicazione veicoli in un regolamento vincolante per tutti i tribunali. 
 
La parola a un giurista anziché ai social media​
Mercoledì l’impegno a favore del ramo dei professionisti dell’auto si è potuto toccare di nuovo con mano. Il Dr. Christian Müller e Sarah Umbricht della School of Management and Law della Zürcher Hochschule für Angewandte Wissenschaften (ZHAW) hanno presentato una perizia dall’effetto dirompente. Stando agli esiti, l’aftersales non è un’«appendice» della vendita. Gli automobilisti lo considerano piuttosto un mercato a sé stante. Il significato di questa conclusione tratta per via scientifica è stato discusso dal Prof. Dr. Patrick L. Krauskopf, co-autore della perizia, insieme alla Dr. Carla Beuret e alla Dr. Andrea Graber della segreteria della COMCO, al presidente centrale UPSA Urs Wernli, al garagista Gabriel Galliker, all’avvocato Volker Dohr, al presidente della VFAS Roger Kunz e al direttore di auto-suisse Andreas Burgener. 

Nella sua relazione, Gabriel Galliker ha illustrato in modo eloquente a quali pressioni di costruttori e importatori sono esposti i commercianti – e quanto sia difficile (se non addirittura impossibile) cambiare marca. Il garagista crede che la propensione dei costruttori a ridurre il numero di interlocutori tra i commercianti si acuirà ulteriormente nei prossimi anni. Galliker ha fatto un esempio per spiegare quanto sia importante che ogni commerciante difenda la propria posizione nei confronti degli importatori: negli ultimi anni l’omonimo gruppo ha investito molto in diversi canali di comunicazione, ad esempio in un nuovo sito web, in newsletter e social media. «Quest’anno abbiamo deciso di investire in un’altra leva», ha affermato Galliker – il gruppo ha assoldato un giurista. 

Potete trovare una prestampa qui.

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