Protezione giuridica: Il tempo stringe

Mozione Pfister

Protezione giuridica: Il tempo stringe


Andri Zisler, membro del Comitato centrale UPSA (a sinistra) con il consigliere nazionale Gerhard Pfister. Immagine: Media UPSA

11 novembre 2022 agvs-upsa.ch – Secondo l’opinione unanime di tutti i garagisti presenti all’Ateliers de la Concurrence, il ferro caldo del tema «un’efficace protezione giuridica nel settore automobilistico» va battuto ora prima che finisca nel dimenticatoio politico.

srh. L’argomento preoccupa i garagisti. Quel martedì sera a Egerkingen è emerso chiaramente. A partecipare al 40° Atelier de la Concurrence si sono ritrovati in una sessantina. Patrick Krauskopf, professore di diritto della concorrenza presso la ZHAW di Winterthur, ha affermato di aver ricevuto nei due giorni precedenti l’evento più di 150 e-mail che chiedevano informazioni su uno stream. «È una situazione Davide contro Golia» ha dichiarato all’inizio dell’evento il direttore del Centro per il diritto della concorrenza e la compliance della ZHAW School of Management and Law. La mozione presentata dal consigliere nazionale e presidente del Centro Gerhard Pfister mira a creare un equilibrio tra gli oltre 5000 rivenditori, garagisti e officine, importatori e produttori. 

La mozione Pfister, presentata nel 2018, chiede al Consiglio federale di integrare la Comunicazione autoveicoli in un’ordinanza vincolante. Il suo autore ha presentato ancora una volta la propria richiesta: «L’obiettivo è far rispettare le norme contro la concorrenza sleale nel settore della vendita di autoveicoli, in quanto i garagisti non godono di alcuna protezione giuridica.» L’esperto uomo politico ha tuttavia smorzato le aspettative: «L’attuazione può richiedere altri quattro anni.» Pertanto il tempo stringe. L’attuale Comunicazione autoveicoli del 2015 è in vigore fino al 2023, dopodiché non vi sarà alcuna base giuridica vincolante o per lo meno raccomandativa. «Attualmente ci troviamo di fronte a varie sfide, come il cambiamento climatico, la crescente elettrificazione e le criticità nelle forniture» ha dichiarato Andri Zisler, membro del Comitato centrale UPSA di Coira GR. «A ciò si aggiunge il fatto che molti contratti di concessionari vengono attualmente rescissi e sostituiti da nuovi contratti o addirittura da modelli di agenzia».

L’attuale Comunicazione autoveicoli disciplina l’accesso dei concessionari ai pezzi di ricambio o alle informazioni e ai dati tecnici. «Esaminiamo ogni singola denuncia e, se necessario, contattiamo i produttori per indagare su eventuali irregolarità» ha dichiarato Andrea Graber Cardinaux, vicedirettrice della Segreteria Commissione della concorrenza (ComCo). La responsabile del servizio Produzione ha sottolineato che non deve esistere alcun nesso tra vendita e post-vendita. Ha fatto riferimento al sito della ComCo, al quale oltre a schede informative sul potere di mercato relativo possono essere inviate per esempio anche denunce. «Il vantaggio è che ci occupiamo successivamente delle ricerche e che l’onere della prova non ricade sul garagista che effettua la denuncia» spiega Graber.

È chiaro che ancora troppi garagisti si rodono il fegato invece di denunciare alla ComCo eventuali violazioni delle regole sugli autoveicoli. «Non ci sono pervenute, ad esempio, denunce sul potere di mercato relativo» sottolinea. «Quando invece pensavamo di riceverne tante». In ogni caso la conclusione della serata è stata chiara: trasformare la Comunicazione autoveicoli in un’ordinanza equivarrebbe a inviare un messaggio forte. E il tempo stringe. «La soluzione è la mozione Pfister» ha riassunto Patrick Krauskopf. A volte la politica ha bisogno di pressioni per attivarsi più rapidamente afferma anche il consigliere nazionale Pfister. Questa riunione ha voluto dare un segnale orientativo.
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