Un «sacco» innovativo

LiBa Service 24

Un «sacco» innovativo

3 dicembre 2020 agvs-upsa.ch – Niente irroramento precauzionale né acqua contaminata: LiBa Service 24 ha sviluppato un sistema tessile rivoluzionario per il recupero di veicoli ibridi ed elettrici. Ora l’azienda è alla ricerca di partner. 


Fonte: AGVS-Medien

abi. I veicoli ibridi ed elettrici coinvolti in incidenti hanno sempre rappresentato una grande sfida sia per i soccorritori che per gli addetti al recupero dei mezzi: infatti, se da un lato è quasi impossibile valutare affidabilmente il pericolo durante le operazioni di recupero, dall’altro è difficile spegnere una batteria in fase di reazione. Per giunta, le batterie agli ioni di litio possono incendiarsi spontaneamente addirittura dopo alcuni giorni dal sinistro. Tutto ciò è pericoloso non soltanto per le squadre di soccorso ma anche per i garagisti, che, ad esempio, possono trovarsi a gestire una batteria caduta a terra. «Se una cella della batteria è danneggiata, vi è il rischio che la temperatura vada fuori controllo: il cosiddetto runaway termico», spiega Viktor Haefeli di LiBa Service 24. Per evitare tali reazioni, le batterie vengono generalmente raffreddate con acqua. Tuttavia, questo è difficoltoso con le auto. Di conseguenza, finora i soccorritori e gli addetti al recupero dei veicoli avevano soltanto due possibilità: mettere in quarantena il veicolo incidentato e sorvegliarlo per diversi giorni oppure immergerlo immediatamente in un container riempito d’acqua, con conseguente danno totale e migliaia di litri d’acqua contaminata.
 

Viktor Haefeli e lo specialista tedesco della protezione antincendio GelKoh, di cui Haefeli è rappresentante in Svizzera, hanno preso a cuore questo problema. Nell’estate 2018 si sono recati presso Leo e Adrian Müller di Autoverwertung Leo Müller a Zell. I due esperti nel recupero di auto erano poco entusiasti della soluzione con container e stavano cercando un’alternativa semplice e sicura per le operazioni di recupero, trasporto e quarantena, che occupasse poco spazio di stoccaggio, fosse facile da spostare e richiedesse l’intervento di una sola persona. «A un primo sguardo le esigenze del cliente sembravano impossibili da soddisfare», racconta Haefeli.

Invece, in due anni di stretta collaborazione, è nato LiBa Rescue, un sistema di recupero tessile per veicoli ibridi ed elettrici. Il sistema si basa sul composito tessile high-tech e resistente al fuoco LiBa Tex, che interrompe l’apporto di ossigeno e permette ai gas delle batterie di fuoriuscire attraverso un filtro. Inoltre, lo strato di aramide trattato presente nel tessuto composito protegge contro l’eventuale esplosione della batteria e di altre parti del veicolo. Le protezioni dai tagli e gli strati barriera impediscono la fuoriuscita del carburante nell’ambiente. 

L’utilizzo è molto semplice e, proprio per questo, rivoluzionario: l’auto o la batteria rimossa viene completamente imballata nel «sacco». Grazie alle cerniere con codice cromatico, ai passanti di fissaggio, ai nastri in velcro e alla funzione di avvolgimento, la gestione è semplice, pratica e intuitiva. Inoltre, sono presenti dei ganci per il fissaggio del carico. «Il sacco richiede poco spazio e con i suoi 110 chili è relativamente leggero. Questo significa che può essere riposto in qualsiasi veicolo addetto al recupero», spiega Haefeli. «In breve: è una soluzione semplice, pratica e sicura».

Lo conferma anche il responsabile Adrian Müller, ora partner di LiBa-Service24. «Il prodotto è sicuro, non richiede manutenzione ed è lavabile», spiega. L’operazione di imballaggio di un veicolo richiede dai 15 ai 30 minuti e può essere eseguita da una sola persona. In seguito, il veicolo può essere trasportato in sicurezza. «Una volta imballato, fuori dal sacco non ci sono più fiamme ma semplicemente calore radiante», afferma Müller. «E se c’è fumo, il sacco trattiene molte sostanze inquinanti». Il sistema è vantaggioso anche nel momento in cui si devono stoccare veicoli o batterie a scopo di quarantena. Infatti, secondo Müller, la quarantena può avvenire direttamente nel sacco. Non occorre disimballare, imballare e reimballare nuovamente. Il monitoraggio avviene per mezzo di una termocamera. Ciò consente di risparmiare tempo, spazio e denaro oltre ad evitare la contaminazione dell’acqua.

Il sacco è disponibile in varie misure, dalle batterie singole fino ai SUV e ai furgoni. «Le possibilità di impiego di LiBa Rescue sono molteplici, dato che, indipendentemente dalle auto, oggi esistono numerose batterie. Ad esempio, il sistema è ideale per le e-bike o per gli accumulatori degli impianti fotovoltaici», sottolinea Haefeli. Tra le altre cose, la sua azienda offre anche un rimorchio attrezzato che, oltre al trasporto in ADR, può essere utilizzato come box mobile di quarantena per le batterie di trazione. Con Liba Rescue, l’intraprendente Haefeli è perfettamente in linea con lo spirito del tempo. Le attuali cifre di vendita lo confermano: la mobilità elettrica sulle strade svizzere è in aumento. «La partita è cominciata e noi siamo in campo», afferma. «In caso di necessità, possiamo offrire un aiuto semplice e concreto grazie al nostro prodotto».



Attualmente Haefeli sta lavorando alla creazione di una rete nazionale con i partner LiBa-Service24. In particolare intende coinvolgere le aziende specializzate nel recupero, chiamate in caso di emergenza. Questa soluzione è particolarmente interessante per i garagisti, i quali non devono fare investimenti in prima persona, ma possono ricorrere a specialisti in caso di necessità. I partner vengono regolarmente formati e aggiornati con workshop e corsi di formazione organizzati da Ass Academy, Autef e LiBa Protect. Le aziende interessate possono contattare direttamente LiBa Service24. 
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