Cosa pensano, desiderano e progettano i giovani professionisti
Al sondaggio dell'UPSA rivolto ai diplomati di quest'anno hanno risposto complessivamente 1303 giovani professionisti provenienti dai corsi di formazione di base. Gli intervistati sono 71 donne e 1232 uomini provenienti da tutta la Svizzera. Nell'estate del 2025 hanno completato la loro formazione come assistenti die manutenzione per automobili CFP, meccanici automobilistici AFC o meccatronici d’automobili AFC, specializzandosi in veicoli leggeri o veicoli utilitari. I risultati mostrano come i giovani professionisti hanno vissuto la loro formazione, quali canali hanno influito sulla loro scelta professionale e quali sono i loro progetti per il futuro.
La maggior parte di loro ha scelto la professione grazie a un tirocinio di orientamento: quasi il 74% dei partecipanti ha dichiarato di aver trovato la propria attuale professione in questo modo. Altri fattori influenti sono stati i colloqui con i genitori (28%) e con gli amici (21%), seguiti dalla scuola o dall'orientamento professionale.
Alla domanda sulla pubblicità professionale, il 54% ha indicato Instagram come canale su cui avrebbe notato pubblicità per le professioni dell'auto, seguito da vicino dalle fiere professionali (47%) e TikTok (35%). I media tradizionali non hanno quasi più alcun ruolo.
La grande maggioranza degli intervistati (45%) ritiene che l'immagine professionale trasmessa prima della formazione corrisponda alla realtà. Un altro 41% lo ha confermato almeno «nel complesso». Solo il 14% ha dichiarato che la realtà in azienda non ha soddisfatto le proprie aspettative.
Tra le critiche più frequenti figurano la mancanza di varietà, l'elevata pressione a ottenere risultati o l'eccessiva routine delle attività. Anche l'assistenza personale in azienda è stata descritta da alcuni come insufficiente. Il sondaggio evidenzia che la qualità della formazione dipende fortemente dalla singola azienda e dal suo impegno.
Alla domanda sui prossimi passi, 492 persone (39%) hanno risposto che continueranno a lavorare nell'azienda in cui hanno svolto l'apprendistato. 428 diplomati (33,9 %) hanno in programma di prestare prima il servizio militare, 417 (33,1 %) intendono proseguire la formazione. 233 persone (18,5 %) hanno dichiarato di voler lasciare il settore o di volersi riorientare professionalmente. Come motivi principali sono stati citati aspetti finanziari, stress fisico e mancanza di prospettive.
La disponibilità alla formazione continua è chiaramente presente. L'opzione più citata è la formazione supplementare come meccatronico d'automobili, a cui è interessato il 26,2% degli intervistati. Altre menzioni riguardano il meccanico diagnostico d'automobile, le posizioni nel servizio clienti e la formazione tecnica continua.
Allo stesso tempo, il 29% ha dichiarato di non avere ancora un'idea chiara del tipo di formazione continua che vorrebbe seguire. Ciò dimostra che la motivazione c'è, ma manca l'orientamento. La maggior parte degli intervistati ottiene informazioni sulla formazione continua dall'azienda in cui lavora o dalla scuola professionale. I social media hanno finora svolto un ruolo secondario in questo settore.
È positivo che oltre l'85% degli intervistati sia soddisfatto dell'attuale offerta di formazione continua. Allo stesso tempo, alcuni hanno espresso il desiderio di offerte più specifiche, ad esempio nei settori del tuning, della vendita o del lavoro autonomo.
Il sondaggio dimostra chiaramente che il settore può contare su giovani leve impegnate e motivate, a condizione che la formazione, l'ambiente aziendale, le condizioni di lavoro e le prospettive siano adeguate. Ora è importante prendere sul serio questi feedback e intervenire in modo mirato laddove i giovani professionisti desiderano maggiore accompagnamento, sostegno o opportunità di sviluppo.