Gli obiettivi federali in materia di CO2 sotto tiro

L'UPSA sostiene l'iniziativa parlamentare contro il «Swiss Finish»

Se nel 2025 il settore automobilistico venderà un numero insufficiente di veicoli elettrici, saranno applicate pesanti sanzioni pecuniarie. L'UE, invece, ha allentato i propri requisiti. Ora anche da noi si sta sollevando una certa opposizione, che l'UPSA accoglie con grande favore.
Pubblicato: 12 dicembre 2025

										L'UPSA sostiene l'iniziativa parlamentare contro il «Swiss Finish»
[Translate to Italian:] Auch die Schweiz soll die revidierte CO2-Regelung flexibler gestalten und sich die EU zum Vorbild nehmen, fordern Politiker.

Il malcontento nel settore era grande: all'inizio di aprile di quest'anno, il Consiglio federale ha posto in vigore con effetto retroattivo al 1° gennaio la revisione dell'ordinanza sul CO2. Questa prevede che nel 2025 in Svizzera debbano essere venduti il doppio dei veicoli elettrici rispetto all'anno precedente, un obiettivo assolutamente irrealistico considerando i dati di vendita stagnanti. Se questo obiettivo non verrà raggiunto, il settore auto rischia sanzioni per miliardi di franchi.

L'UE, dal canto suo, ha deciso in estate di definire gli obiettivi di riduzione in modo più flessibile. Le aziende dell'Unione Europea avranno quindi tre anni di tempo, dal 2025 al 2027, per adempiere ai propri obblighi. Il fattore decisivo è il valore medio delle emissioni della flotta. In altre parole: si terrà conto dell'intero periodo e non si effettuerà una valutazione ogni dodici mesi.

 

«È necessario alleggerire la pressione sul sistema»

Questa normativa, in vigore nell'UE dal 7 luglio, dovrebbe ora essere adottata anche dalla Svizzera. È quanto chiede la Commissione del Consiglio nazionale per l'ambiente, la pianificazione territoriale e l'energia, che ha presentato un'iniziativa parlamentare dal titolo «Flessibilizzazione degli obiettivi di CO2. Nessun “Swiss Finish”» e intende integrare la legge sul CO2 con il seguente paragrafo: «Per le autovetture, i furgoni e i semirimorchi leggeri, il superamento degli obiettivi in un anno può essere compensato dal mancato raggiungimento degli obiettivi in un altro anno negli anni civili 2025-2027. Le sanzioni saranno sospese fino alla fine del 2027.»

L'UPSA accoglie con favore questa misura. «Finché le condizioni quadro non saranno adeguate, è necessario alleggerire la pressione sul sistema per rendere più sopportabile l'onere finanziario per il settore auto», afferma Christian Wyssmann, direttore dell'UPSA. L'UE ha infatti già riconosciuto alcuni mesi fa le «gravi conseguenze economiche» e ha quindi deciso di rendere il sistema più flessibile. «È quindi opportuno che la Svizzera si adegui e non distorca il mercato con il suo «Swiss Finish» aggiuntivo», continua Wyssmann. Già a marzo l'UPSA aveva presentato una domanda in merito durante l'ora delle interrogazioni del Consiglio nazionale tramite il consigliere nazionale dell'UDC Thomas Hurter.

Non è chiaro quando verrà discussa l'iniziativa parlamentare numero 25.481, che comunque non è ancora all'ordine del giorno. È possibile che venga inserita nel programma della sessione primaverile del 2026.

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