Gli svizzeri ne vedono i vantaggi, ma chiedono controlli
Lo studio sulla guida autonoma condotto da Allianz Versicherung mostra che più della metà degli intervistati (55%) ritiene che i veicoli automatizzati siano almeno altrettanto sicuri dei conducenti umani. Tuttavia, più di due terzi degli intervistati affermano che per loro è fondamentale avere la possibilità di assumere il controllo in qualsiasi momento. «Sorprendentemente, il potenziale aumento della sicurezza grazie alla guida automatizzata non è una priorità per gli intervistati svizzeri. Solo il 31% lo menziona. È interessante notare che il maggiore vantaggio sociale è atteso dall'aumento della mobilità per i gruppi svantaggiati, citato dal 62% degli intervistati», spiega Cédric Wiederkehr, responsabile Automotive & Retail di Allianz Suisse.
Il comfort in primo piano
In Svizzera, la maggior parte degli intervistati si aspetta che la guida autonoma riduca lo stress nel traffico (44%) e offra la possibilità di dedicarsi ad altre attività durante il viaggio (42%). Tuttavia, le esperienze personali sono quasi inesistenti. Complessivamente, meno della metà degli intervistati (37%) dichiara di avere familiarità con il tema della guida autonoma o delle sue fasi preliminari. Molti intervistati nutrono dubbi sul grado di maturità dei sistemi autonomi. «Sebbene più della metà degli intervistati in Svizzera ritenga che i veicoli autonomi siano almeno altrettanto sicuri o addirittura più sicuri dei conducenti umani, il 70% dubita che la tecnologia sia già matura per affrontare situazioni di guida critiche», spiega Christian Sahr, responsabile dell'Allianz Zentrum für Technik (AZT).
A ciò si aggiunge la copertura mediatica in parte negativa. Gli incidenti con veicoli autonomi finiscono immediatamente sui titoli dei giornali. Ciò influenza la percezione, mentre i numerosi viaggi sicuri vengono appena menzionati. «Il sondaggio evidenzia che nella popolazione svizzera regna ancora grande incertezza riguardo alla guida autonoma. C'è un forte bisogno di informazione, anche per quanto riguarda le lacune di copertura da parte delle assicurazioni. Sorprendentemente, però, i vantaggi in termini di sicurezza non sono in primo piano, afferma Cédric Wiederkehr, responsabile Automotiv & Retail Allianz Suisse, poiché solo il 31% cita questo aspetto.
La possibilità di controllo è fondamentale
Il sondaggio mostra chiaramente che l'81% degli intervistati ritiene importante o molto importante poter riprendere il controllo dell'auto in qualsiasi momento durante la guida autonoma. «I risultati dimostrano chiaramente che la fiducia nella guida autonoma non dipende solo dalla tecnologia, ma anche dalla dimensione psicologica del controllo», afferma Michael Praxenthaler, psicologo del traffico presso l'AZT. «Questa sfiducia deriva meno dalle esperienze personali e più da fattori psicologici: mancanza di familiarità con la tecnologia, paura di perdere il controllo, titoli di giornale su casi isolati e una tendenza generale a sopravvalutare i rischi sconosciuti».
Creare fiducia attraverso la comunicazione e l'informazione
Per ottenere l'accettazione non è quindi necessario solo un ulteriore sviluppo tecnico, ma anche comunicazione, trasparenza ed esperienze quotidiane positive che creino fiducia. Ciò emerge anche dal sondaggio: «Solo il 10% ha un atteggiamento negativo nei confronti della tecnologia. Chi la conosce, si fida dei sistemi. Chi non la conosce è scettico. Molti non sanno che utilizzano già quotidianamente il livello 2», afferma Wiederkehr. Nei prossimi anni si prevede che entro il 2030 circa il 45% delle auto nuove sarà in grado di raggiungere il livello 3. La Svizzera è già molto sicura in materia di traffico stradale, ma la guida parzialmente e completamente autonoma ha il potenziale per migliorare notevolmente anche le statistiche svizzere sugli incidenti.