Il Consiglio federale presenta importanti proposte

Il 26 settembre il Consiglio federale ha sottoposto a consultazione due importanti progetti sul tema della mobilità elettrica. Uno riguarda la tassazione dei veicoli elettrici. Con la loro diffusione, le entrate derivanti dall'imposta sugli oli minerali diminuiscono, nonostante l'infrastruttura stradale a livello federale sia interamente finanziata dagli utenti. Al fine di garantire il livello delle entrate e rispettare il principio dell'utente, il Consiglio federale intende tassare i veicoli elettrici in modo equivalente a partire dal 2030. Sono in discussione due varianti: o si applica una tassa per ogni chilometro percorso in Svizzera, con tariffe che variano a seconda del tipo di veicolo e del peso totale, oppure si applica una tassa sull'elettricità utilizzata in Svizzera per la ricarica, sia nei punti di ricarica pubblici che privati. La tariffa è di 22,8 centesimi per kWh e si applica indipendentemente dal tipo di veicolo.
I proventi saranno utilizzati in modo analogo all'imposta sugli oli minerali per il FOSTRA, ovvero il Fondo per le strade nazionali e il traffico d'agglomerato, il finanziamento speciale per il traffico stradale, i contributi ai Cantoni e il Fondo per l'infrastruttura ferroviaria, nonché in proporzione per il bilancio federale generale. E poiché ciò richiede una modifica della Costituzione, è necessaria una votazione popolare.
Garantire il FOSTRA è essenziale
L'UPSA sostiene il mantenimento del principio dell'utente. «Tutti gli utenti della strada devono contribuire alle nostre infrastrutture, indipendentemente dal tipo di propulsione. A lungo termine, è necessario compensare i deficit del FOSTRA, garantirne la sicurezza e proteggerlo da ulteriori abusi», afferma Tahir Pardhan, responsabile Affari legali e politica dell'UPSA. «Le due proposte presentano vantaggi e svantaggi che devono essere valutati in modo approfondito. Rimane tuttavia fondamentale che l'introduzione della tassa sostitutiva sui veicoli elettrici sia strutturata in modo flessibile, soprattutto se l'elettrificazione procederà più lentamente del previsto».
Novità per i veicoli utilitari elettrici
Contemporaneamente, il Consiglio federale ha avviato una consultazione sulla modifica di quattro ordinanze della legge sulla circolazione stradale, affinché i veicoli utilitari elettrici leggeri fino a 4,25 tonnellate siano equiparati in larga misura ai tradizionali furgoni da 3,5 tonnellate. Il motivo della precedente discriminazione era il peso maggiore del motore elettrico a batteria, che faceva sì che questi veicoli superassero la soglia delle 3,5 tonnellate solo a causa del peso aggiuntivo della batteria.
In futuro, anche i furgoni elettrici utilizzati nel traffico interno saranno esenti dalle norme relative all'orario di lavoro, di guida e di riposo, con la conseguente abolizione dell'obbligo di installare un tachigrafo. Saranno soggette alle stesse regole del traffico e agli stessi segnali dei furgoni da 3,5 tonnellate, potranno circolare in autostrada a 120 chilometri all'ora invece che a 80 e non dovranno più rispettare il segnale «Divieto di transito per autocarri». Anche l'obbligo di portare a bordo un estintore sarà abolito.
L'UPSA aveva richiesto un adeguamento
L'UPSA accoglie con favore queste agevolazioni come un rafforzamento della mobilità elettrica nel settore delle consegne. Ribadisce che la parità di trattamento dei furgoni elettrici ha ricevuto ulteriore slancio grazie alle iniziative parlamentari, in particolare alle mozioni di Benjamin Giezendanner (UDC) e Jürg Grossen (GLP), e che l'UPSA aveva già richiesto un adeguamento in tal senso nel 2024 in un'altra consultazione (in tedesco).
Le consultazioni sulle due decisioni dureranno fino al 9 gennaio 2026 e rappresentano importanti decisioni per il settore auto. L'obiettivo è quello di garantire il finanziamento delle infrastrutture stradali in modo tecnologicamente neutrale e di rendere più pratiche le condizioni quadro per i veicoli elettrici da consegna. Ciò apre nuove opportunità per le officine; allo stesso tempo, l'UPSA è chiamata a intervenire e a rappresentare gli interessi del settore nelle consultazioni.