«Professional Bachelor» e «Professional Master»

Il Parlamento crea nuovi titoli nella formazione professionale superiore

In futuro i bilanci dovranno essere più comprensibili, anche oltre i confini nazionali. Il Parlamento ha adeguato le basi giuridiche a tal fine.
Pubblicato: 16 dicembre 2025

Di

Kai Müller


										Il Parlamento crea nuovi titoli nella formazione professionale superiore
168 voti contro 24: il Consiglio nazionale ha confermato la modifica della legge sulla formazione professionale. Foto: Parlamento.ch

Il 10 dicembre il Consiglio nazionale ha approvato una modifica della legge sulla formazione professionale, aprendo così la strada a nuovi titoli di formazione. Con 168 voti contro 24 e 2 astensioni, la Camera bassa ha confermato il progetto già approvato dal Consiglio degli Stati a settembre. La questione è quindi pronta per la votazione finale alla fine della sessione.

Il fulcro della revisione è l'introduzione dei titoli aggiuntivi «Professional Bachelor» e «Professional Master» per i diplomi della formazione professionale superiore. Questi dovrebbero essere più chiaramente riconoscibili come diplomi terziari, in particolare nel confronto internazionale. Il Consiglio federale ha sottolineato che, sebbene la Svizzera possa contare tradizionalmente su una solida formazione professionale, all'estero i diplomi non sono generalmente conosciuti. Ciò rende più difficile la mobilità dei lavoratori qualificati e riduce l'attrattiva della formazione professionale superiore, soprattutto in un contesto internazionale.

Olivier Maeder, direttore del settore Formazione dell'UPSA, ritiene che «i nuovi titoli rendono giustizia all'importanza della formazione professionale superiore, soprattutto in un momento in cui le offerte CAS e MAS delle università sono in forte espansione, ma in parte non hanno la qualità degli esami professionali federali e degli esami professionali superiori. Inoltre, aiutano le persone interessate a orientarsi, perché chiariscono quale titolo otterranno alla fine. »

 

Strumento contro la carenza di personale qualificato

Oltre ai titoli, la revisione apporta ulteriori modifiche: l'inglese è ammesso come lingua d'esame supplementare per gli esami professionali federali e gli esami professionali superiori e in futuro solo gli istituti che offrono corsi di formazione riconosciuti a livello federale potranno fregiarsi della denominazione «scuola professionale superiore». Ciò dovrebbe garantire una maggiore trasparenza e qualità nel sistema.

L'unica questione discussa è stata se i diplomi delle scuole professionali superiori con l'aggiunta del titolo «Professional Bachelor in» – completato dall'indirizzo di specializzazione – debbano essere distinti dagli esami professionali superiori. Tuttavia, una mozione di minoranza in tal senso è stata respinta, per cui i Consigli non hanno più avuto divergenze da appianare. La maggioranza ha ritenuto che le riforme fossero uno strumento importante per contrastare la carenza di personale qualificato e aumentare l'attrattiva della formazione professionale superiore.

Il progetto fa parte dell'iniziativa «Formazione professionale 2030». Esso attua gli elementi centrali del pacchetto di misure per la formazione professionale superiore elaborato dalla Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l'innovazione (SEFRI), che il Consiglio federale ha approvato in aprile e presentato al Parlamento.

Potrebbe interessarti anche questo