Studio ADAC sugli ibridi plug-in

Le batterie invecchiano in modo molto diverso

Gli esperti dell'ADAC tedesco hanno valutato oltre 28.000 misurazioni SoH delle batterie di trazione ibride plug-in. SoH sta per «State of Health» e indica lo stato di salute di una batteria rispetto al suo stato nuovo. I risultati potrebbero interessare anche i garagisti svizzeri.
Pubblicato: 10 novembre 2025

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AGVS-Newsdesk


										Le batterie invecchiano in modo molto diverso
Un esperto dell'ADAC controlla lo stato di una batteria di trazione ibrida plug-in. Foto: ADAC

Le batterie di trazione dei veicoli ibridi plug-in, i cosiddetti PHEV, in cui un motore a combustione è abbinato a un motore elettrico e che possono essere ricaricate dalla presa di corrente, perdono potenza nel corso della loro vita utile. Ciò è logico e non è diverso da quanto accade con i veicoli puramente elettrici.
I tecnici del più grande club automobilistico europeo, l'ADAC tedesco, hanno ora esaminato in modo approfondito in uno studio quanto sia marcato questo effetto nella realtà. In collaborazione con Aviloo, un fornitore di test indipendenti sulle batterie, hanno valutato circa 28.500 risultati di misurazione dello stato di salute (State of Health = SoH) delle batterie di auto di sei diversi produttori. Il SoH indica quanta capacità originale di una batteria è ancora disponibile.

 

Il numero di cicli di ricarica è determinante

I dati mostrano che l'invecchiamento delle batterie varia notevolmente a seconda del produttore e della percentuale di guida elettrica. In linea di principio, si può presumere che nella maggior parte dei veicoli valutati la batteria di trazione durerà per tutta la vita media del veicolo. In generale, tuttavia, una maggiore percentuale di guida elettrica comporta un numero maggiore di cicli di ricarica e quindi, in media, un maggiore degrado della batteria.

Se si raggruppano i modelli per casa automobilistica, si ottiene il seguente quadro: nei veicoli Mercedes si riscontra in media solo un leggero invecchiamento della batteria. Nelle auto del gruppo Volkswagen, l'invecchiamento è generalmente contenuto e si registrano solo pochi casi di degrado superiore alla media. Anche i veicoli del gruppo BMW mostrano un degrado prevedibile, ma il numero di casi di degrado superiore alla media è evidente.

Le ibride plug-in di Ford mostrano un invecchiamento più marcato all'inizio della loro vita utile, che però si appiattisce nel corso del tempo. Tuttavia, i dati disponibili per i veicoli con chilometraggi più elevati sono ancora scarsi per Ford, il che rende difficile valutare l'ulteriore andamento del degrado. Secondo gli esperti dell'ADAC, i dati di Mitsubishi sono tendenzialmente evidenti: molti veicoli nello studio mostrano un invecchiamento pronunciato della batteria già dopo chilometraggi gestibili, che si stabilizza leggermente nel corso del tempo.

 

Controllare la batteria anche nei veicoli ibridi plug-in

La variabilità dei risultati dello studio evidenzia che è consigliabile far controllare la batteria prima di acquistare un veicolo ibrido plug-in usato. Sulla base dei valori empirici, secondo gli esperti dell'ADAC dovrebbero essere raggiunti i seguenti valori SoH:

  • a 50.000 km almeno il 92%
  • a 100.000 km almeno l'88%
  • a 150.000 km almeno l'84%
  • a 200.000 km almeno l'80%

Se il valore è notevolmente inferiore, ciò potrebbe indicare un invecchiamento eccessivo della batteria o celle difettose. La sostituzione di una batteria di trazione plug-in difettosa in un veicolo usato può comportare, nel peggiore dei casi, un danno economico totale. L'ADAC chiede quindi ai produttori che la batteria di un ibrido plug-in duri almeno 200.000 km, anche in caso di elevate percentuali di guida elettrica.
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