Il Consiglio federale apre la strada

L'immatricolazione digitale dei veicoli arriverà nel 2026

Il Consiglio federale ha deciso di digitalizzare e semplificare l'immatricolazione dei veicoli a motore. Ciò ridurrà l'onere del processo di immatricolazione per tutte le parti coinvolte. Le modifiche entreranno in vigore già il 1° gennaio 2026.
Pubblicato: 15 ottobre 2025

Di

AGVS-Newsdesk


										L'immatricolazione digitale dei veicoli arriverà nel 2026
La messa in circolazione digitale tramite eViV con Cardossier rappresenta già oggi un enorme sollievo per le officine nell'intero processo di disposizione. Foto: UPSA Media

Oggi, in Svizzera, i veicoli nuovi possono essere immatricolati in diversi modi, ad esempio con un'omologazione, una scheda tecnica, un certificato di conformità UE (CoC), con prove di conformità o tramite un esame tecnico individuale. Oppure tramite la piattaforma Cardossier, al cui sviluppo partecipa anche l'UPSA, che consente e semplifica lo scambio di dati e lo svolgimento di processi interaziendali nel settore automobilistico, già oggi in tutta la Svizzera.

A partire dal 5 luglio 2026, nell'Unione Europea saranno rilasciati solo certificati di conformità elettronici (eCoC) per i veicoli di nuova immatricolazione. Questi sostituiranno gli attuali CoC in formato cartaceo. Sono interessate tutte le categorie di veicoli con omologazione UE completa, dalle autovetture ai veicoli utilitari fino ai rimorchi.

Oltre l'80% dei veicoli immatricolati in Svizzera si basa su un'omologazione europea, pertanto il Consiglio federale ha adeguato la legislazione nazionale. In questo modo anche la Svizzera beneficerà della nuova procedura, in gran parte priva di supporti cartacei. Con l'eCoC, l'onere amministrativo per l'immatricolazione dei veicoli sarà notevolmente ridotto. Produttori, importatori, concessionari, fornitori, spedizionieri, officine e autorità avranno accesso diretto ai dati rilevanti dei veicoli. Ciò renderà il processo di immatricolazione più semplice ed efficiente, già a partire dal 2026, secondo la decisione del Consiglio federale.